Anche Sony ha un problema. PlayStation fa causa a un ex dipendente

Anche Sony ha un problema. PlayStation fa causa a un ex dipendente
Da tempo si parla sempre più di cultura del lavoro in varie corporazioni e aziende. Ora la situazione problematica con la PlayStation.

Letteralmente pochi istanti dopo le nuove rivelazioni nel caso Activision Blizzard su PS, hanno anche intentato una causa.

PlayStation ha intentato una causa

Di recente, sempre più persone parlano di com’è lavorare in varie grandi aziende. A volte, purtroppo, capita che i dipendenti senior intraprendano azioni illegali contro i loro subordinati.

Un primo esempio è Activision Blizzard. Non solo la società era coinvolta in molestie e mobbing, il presidente doveva essere a conoscenza di tutto ciò che poteva portare al suo licenziamento. Le più grandi aziende che hanno collaborato con l’editore – Sony e Microsoft – hanno parlato di questo caso. Sony è ora sotto tiro.

L’ex dipendente PlayStation ha permesso all’azienda di discriminare in base al genere e per licenziamento illegittimo. Emma Mayo, un’ex analista di sicurezza IT, crede che la società abbia commesso atti oltraggiosi anche contro altre donne.

Sony discrimina le lavoratrici, comprese quelle che si identificano come donne, in termini di retribuzione e promozione, e le subordina a una cultura del lavoro dominata dagli uomini.

La causa di Emma Mayo

La causa di Emma Mayo

La donna afferma che il suo manager non ha ascoltato i suoi commenti e non ha prestato attenzione alla sua promozione in azienda. Sarebbe stata licenziata dopo aver commentato la questione. L’azienda si difende sostenendo di essere stata effettivamente licenziata perché tutto il suo reparto è stato chiuso. È interessante notare che, secondo Mayo, non ha mai lavorato in questa squadra.

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