I russi si vantavano del mortaio 2S4 Tyulpan. Il giorno dopo se n’era andato

I russi si vantavano del mortaio 2S4 Tyulpan. Il giorno dopo se n’era andato

I russi sfoggiano la malta semovente 2S4 “Tulip”

Un esempio qui è la distruzione del 2S4 Tyulpan sovietico (2S4 Tyulpan), il più grande sistema di mortai in uso oggi. La macchina è stata sviluppata nel 1972 ed è ancora in produzione (ci sono circa 600 macchine di questo tipo nella Federazione Russa).

Malta 2S4 Tulip in posizione di sparo

2S4 si basa su un telaio cingolato: un mortaio M-240 da 240 mm è posizionato nella parte posteriore del veicolo. L’arma può sparare granate ad alto potenziale esplosivo, a grappolo, anti-calcestruzzo, chimiche e nucleari e la portata di tali cariche va da 9650 a 18000 metri (con un motore a reazione aggiuntivo).

Dal mortaio 2S4 Tulip puoi sparare granate ad alto potenziale esplosivo, a grappolo, anti-calcestruzzo, granate chimiche e persino granate nucleari: la portata delle cariche raggiunge diversi chilometri

2S4 Tulip ha preso parte alla guerra in Afghanistan e Cecenia. La tecnica è stata utilizzata anche durante la guerra in Ucraina.

Gli ucraini hanno distrutto il mortaio 2S4 Tyulpan.

Pochi giorni fa, il giornalista russo Sasha Kots ha pubblicato le foto di un mortaio Tyulpan 2S4 a Rubizhne, nella regione di Luhansk, nell’Ucraina orientale.

 

Kots ha elogiato le armi russe: la macchina avrebbe dovuto sparare al ponte che collega Severodonetsk e Lisichansky.

 

Apparentemente, l’esercito ucraino si è interessato al rapporto, perché … il giorno dopo, nello stesso luogo sono stati effettuati bombardamenti di artiglieria, durante i quali il “tulipano” è stato distrutto.

sta succedendo? Non necessario. Questo è un ottimo esempio di utilizzo della tecnica OPSEC, ovvero l’analisi delle informazioni pubbliche. L’equipaggiamento, ovviamente, può essere utilizzato dal nemico, e per questo il Ministero della Difesa chiede di non pubblicare materiale con equipaggiamento militare.

Fonte: Wikipedia, Ucraina Weapons Tracker, Sasha Kots, Ministero della Difesa Nazionale.

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