Il chipset interno da 3 nm di Xiaomi non ha un modem 5G integrato, la dipendenza dai fornitori esteri comporta dei rischi

Il chipset interno da 3 nm di Xiaomi non ha un modem 5G integrato, la dipendenza dai fornitori esteri comporta dei rischi

Xiaomi pronta a lanciare un chipset interno da 3 nm entro il 2025

Xiaomi sta facendo notizia con i suoi ambiziosi piani per introdurre un chipset personalizzato da 3 nm per smartphone e tablet, il cui lancio è previsto per il 2025. Questa iniziativa segna un progresso significativo, in quanto sarebbe il primo caso di un’azienda cinese a svelare una soluzione interna del genere utilizzando una tecnologia litografica avanzata. Tuttavia, il percorso verso la realizzazione è irto di sfide, in particolare sullo sfondo delle severe restrizioni statunitensi volte a limitare il progresso tecnologico della Cina.

Sfide nella sicurezza della fornitura di modem 5G

Uno degli ostacoli più urgenti che Xiaomi deve affrontare è l’approvvigionamento di modem 5G da fornitori internazionali. L’annuncio di un’azienda con sede in Cina che si avventura nello spazio System on a Chip (SoC) a 3 nm potrebbe esacerbare le tensioni con le autorità statunitensi, soprattutto se nuovi fornitori emergessero dall’estero. Le potenziali ricadute di questi sviluppi potrebbero complicare gli sforzi di Xiaomi per competere con concorrenti affermati come Qualcomm e MediaTek nel panorama dei chipset all’avanguardia.

Possibili partnership in mezzo alle sanzioni commerciali

Un recente post dell’analista di settore TrendForce ha fatto luce sulla dipendenza di Xiaomi da produttori stranieri per i modem 5G. Sebbene non siano state divulgate entità specifiche, le tendenze di settore di lunga data forniscono spunti su possibili partnership. Samsung, ad esempio, ha precedentemente collaborato con aziende tecnologiche, fornendo i suoi modem Exynos 5400 5G a Google per la serie Pixel 9. Questa relazione esistente mostra la capacità di Samsung di formare alleanze strategiche con aziende cinesi.

Il dilemma dei prezzi di Qualcomm

Sebbene Xiaomi possa preferire acquistare componenti da Qualcomm per via della sua reputazione di leader del settore, la realtà potrebbe essere più complicata. Qualcomm ha una storia di prezzi elevati, specialmente per i suoi chipset. Se l’avventura di Xiaomi nei chipset personalizzati da 3 nm minacciasse la posizione di mercato di Qualcomm, quest’ultima potrebbe imporre costi elevati per i suoi modem Snapdragon 5G, rendendo questa partnership meno allettante per Xiaomi.

Esplorare alternative: la posizione di Huawei

Un altro potenziale collaboratore per Xiaomi è Huawei. L’analista del settore Samir Khazaka ha evidenziato che Huawei ha precedentemente stipulato un accordo di licenza incrociata con Xiaomi per condividere le tecnologie 5G. Tuttavia, lo svantaggio è che i chip baseband di Huawei, realizzati utilizzando la vecchia litografia a 7 nm di SMIC, potrebbero non eguagliare l’efficienza delle offerte di Qualcomm o Samsung. Di conseguenza, l’integrazione di questi chip con il chipset avanzato a 3 nm di Xiaomi potrebbe presentare delle discrepanze operative.

La strada da percorrere: monitoraggio continuo delle dinamiche commerciali

Tuttavia, Huawei rimane un’opzione praticabile, in particolare se le sanzioni commerciali in corso ostacolano la capacità di Xiaomi di assicurarsi modem 5G internazionali. Con l’evolversi della situazione, è prevista vigilanza da parte del governo degli Stati Uniti in merito alle strategie di Xiaomi. Gli osservatori del settore sono incoraggiati a rimanere sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questa narrativa in via di sviluppo.

Per ulteriori dettagli, fare riferimento alla fonte: TrendForce .

Per ulteriori approfondimenti, visita Wccftech .

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