Perché il Segretario di Stato della California si è rifiutato di rimuovere Trump dal suo scrutinio presidenziale? Dichiarazione esplorata mentre il governatore Newsom si oppone alla mossa
Con una mossa sorprendente, il Segretario di Stato della California, la dottoressa Shirley Weber, ha deciso di non rimuovere l’ex presidente Donald Trump dallo scrutinio delle primarie presidenziali per le prossime elezioni del 2024. Questa decisione arriva nonostante un appello del vicegovernatore dello stato, Eleni Kounalakis, che invita Weber a escludere Trump a causa delle preoccupazioni legate alla “clausola di insurrezione”.
L’ufficio di Weber ha pubblicato giovedì sera l’elenco dei candidati certificati, incluso il nome di Trump. Tuttavia, il segretario non ha commentato immediatamente la sua decisione. La settimana scorsa, Weber ha risposto alla lettera aperta di Kounalakis, affermando che la decisione di rimuovere un candidato dovrebbe essere affrontata con cautela e guidata da un impegno per lo stato di diritto.
Weber ha sottolineato e affermato:
“Rimuovere un candidato dalla votazione ai sensi della Sezione Tre del Quattordicesimo Emendamento non è qualcosa che il mio ufficio prende alla leggera e non è così semplice come il requisito che una persona abbia almeno 35 anni per essere presidente”
Mentre alcuni eminenti democratici della California hanno sostenuto la richiesta di Kounalakis per la rimozione dell’ex presidente degli Stati Uniti, il governatore Gavin Newsom si è pubblicamente opposto alla mossa, affermando che sconfiggere Trump alle urne era la linea di condotta appropriata.
Il governatore Gavin Newsom si è opposto al tentativo di rimuovere Donald Trump dalle primarie presidenziali della California del 2024; saperne di più
Il governatore Gavin Newsom si è opposto al tentativo di rimuovere Donald Trump dalle primarie presidenziali del 2024 in California. Nonostante gli appelli del vicegovernatore Eleni Kounalakis e di altri democratici, Newsom sostiene che sconfiggere l’ex presidente degli Stati Uniti alle urne sia il modo appropriato per affrontare le preoccupazioni sulla sua candidatura.
La posizione del governatore aggiunge un livello di complessità al dibattito, sottolineando l’importanza di un processo democratico rispetto all’esclusione di un candidato attraverso decisioni amministrative.
La decisione del Segretario di Stato Shirley Weber di mantenere Trump alle primarie è radicata nell’impegno a favore dello stato di diritto. Weber sottolinea la gravità della rimozione di un candidato, affermando che ciò va oltre i semplici criteri di ammissibilità. Mentre Kounalakis e altri democratici hanno espresso preoccupazione per l’impatto dell’ex presidente degli Stati Uniti sulla fiducia pubblica, Weber sostiene che un approccio attento e legale è fondamentale.
L’esclusione di Donald Trump dal pallone ha acquisito slancio nel recente passato
La spinta per escludere l’ex presidente degli Stati Uniti dal ballottaggio ha guadagnato slancio in seguito a una decisione simile della Corte Suprema del Colorado, che ha citato la “clausola di insurrezione” nella Costituzione degli Stati Uniti. Il segretario di stato del Maine ha seguito l’esempio, spiegando:
“La Costituzione degli Stati Uniti non tollera un attacco alle fondamenta del nostro governo e la Sezione 336 mi impone di agire in risposta”.
Weber ha però sottolineato la complessità della decisione, esprimendo la necessità di considerare con attenzione le questioni costituzionali. Ha riconosciuto l’importanza del caso, i tempi ristretti e le imminenti scadenze per la preparazione della votazione.
In risposta alle preoccupazioni di Kounalakis riguardo alla condotta dell’ex presidente degli Stati Uniti che lede la fiducia pubblica, Weber ha dichiarato:
“La condotta dell’ex presidente ha contaminato e continua a seminare la sfiducia del pubblico nel governo e nella legittimità delle elezioni, quindi è più importante che mai salvaguardare le elezioni in un modo che trascenda le divisioni politiche”.
Kounalakis, facendo eco a questo sentimento, ha sottolineato l’importanza della decisione nel sostenere lo stato di diritto e proteggere la democrazia. Aveva chiesto la rimozione dell’ex presidente degli Stati Uniti dopo che la Corte Suprema del Colorado gli aveva impedito di rivestire una carica, sostenendo una violazione della “clausola di insurrezione”.
Weber è rimasta ferma nel suo impegno a favore dello stato di diritto, sottolineando che le decisioni riguardanti l’inclusione dell’ex presidente degli Stati Uniti nel ballottaggio devono essere saldamente basate sulle leggi della California< a i=2> e processi.
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