Il veterano dell’UFC prevede minacciosamente una battaglia scoraggiante per Israele, che dovrà affrontare una guerra su sette fronti

Il veterano dell’UFC prevede minacciosamente una battaglia scoraggiante per Israele, che dovrà affrontare una guerra su sette fronti

Un ex combattente della UFC ha espresso sentimenti negativi nei confronti della nazione di Israele e delle sue forze difensive.

Il perdurante conflitto territoriale tra Israele e Palestina rappresenta una delle controversie geopolitiche più complesse del mondo. Nel mese di ottobre, Hamas e altri gruppi armati palestinesi hanno avviato attacchi terrestri e aerei in diverse regioni attorno al confine israeliano, provocando la perdita di circa 1.200 vite israeliane, la maggior parte delle quali erano civili.

In risposta a questi attacchi, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno lanciato un’operazione globale, prendendo di mira le organizzazioni identificate come entità terroristiche nella Striscia di Gaza.

La vasta sofferenza di entrambe le parti ha attirato l’attenzione di tutto il mondo, poiché numerosi individui condannano la violenza incessante sui social media, mentre molti altri si allineano con posizioni specifiche, anche all’interno della comunità MMA.

L’ex combattente dei pesi welter UFC Jake Shields ha ripetutamente espresso il suo sostegno alla Palestina< a i=4> e nelle sue opinioni ha espresso simpatia nei confronti dello Stato islamico.

Shields ha recentemente risposto alle notizie del ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant affermando che la sua nazione è attualmente impegnata in conflitti su sette fronti. L’americano di 44 anni si è recato a X per reagire e ha detto:

“E spero che li perdano tutti e sette.”

Dai un’occhiata al tweet di Jake Shields qui sotto:

Cosa è successo durante la storica guerra dei sei giorni di Israele?

La Guerra dei Sei Giorni, conosciuta anche come Guerra arabo-israeliana del 1967 o Guerra di giugno, ebbe luogo nel giugno 1967 e coinvolse conflitti militari tra Israele e una coalizione di stati arabi, principalmente Egitto, Siria e Giordania.

Dopo le continue tensioni diplomatiche e i conflitti tra Israele e i paesi vicini. Il 5 giugno 1967, l’IDF iniziò attacchi aerei che indebolirono significativamente le forze aeree della coalizione araba. Successivamente, Israele lanciò con successo un’invasione di terra, prendendo il controllo della penisola del Sinai, della Striscia di Gaza, della Cisgiordania, di Gerusalemme Est e delle alture di Golan dalla Siria.

Il 7 giugno, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha emesso un cessate il fuoco, prontamente accettato da Israele e Giordania, con il consenso di tutte le nazioni coinvolte entro il 9 giugno. La guerra dei sei giorni ha segnato anche l’inizio di una nuova fase nella il conflitto in corso tra Israele e palestinesi.

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