Il combattente UFC diventato soldato Tim Kennedy interviene sul post del Transgender Day of Visibility di Joe Biden a Pasqua 

Il combattente UFC diventato soldato Tim Kennedy interviene sul post del Transgender Day of Visibility di Joe Biden a Pasqua 

L’ex combattente della UFC diventato soldato Tim Kennedy ha recentemente condiviso i suoi pensieri sul post del presidente Joe Biden sul Transgender Day of Visibility, che cadeva la domenica di Pasqua. Ciò ha scatenato un’accesa discussione sui social.

Quest’anno, il Transgender Day of Visibility, che cade il 31 marzo, è coinciso con la domenica di Pasqua, uno dei giorni più importanti del calendario cristiano che celebra la risurrezione di Gesù Cristo. Nonostante questa coincidenza, la giornata continua a onorare e riconoscere il prezioso contributo della comunità transgender su scala globale.

La dichiarazione del presidente Biden, rilasciata dalla Casa Bianca, ha ribadito l’impegno del Paese verso l’equità e la diversità, suscitando elogi e disapprovazione da diversi gruppi. La dichiarazione ha suscitato una raffica di risposte da parte di importanti figure cristiane, funzionari governativi e individui sui social media.

Durante la discussione, Tim Kennedy, ex combattente della UFC e attuale soldato, ha offerto il suo punto di vista sull’argomento. Ha sottolineato l’importanza di accettare credenze e identità diverse, esprimendo anche la sua ammirazione per la Pasqua come festa che rappresenta la risurrezione di Gesù.

Sul suo handle X ufficiale, Kenny ha sottolineato che è possibile celebrare credenze diverse e onorare comunque la Pasqua. Nel suo post, ha scritto:

“Queste cose non si escludono a vicenda. Celebro ogni credo, razza, religione, genere, ma oggi celebro che Gesù è risorto dai morti”.

Dai un’occhiata al post di Kennedy qui sotto:

La prospettiva di Tim Kennedy sugli atleti transgender negli sport femminili

Nonostante non abbia preso parte alla conversazione, Tim Kennedy ha mostrato il suo sostegno alla protesta del powerlifter neozelandese Dale Shephherd contro le politiche di autoidentificazione di genere nel discorso sugli atleti transgender nello sport.

Shepherd, che detiene numerosi record, ha presentato una domanda per partecipare agli sport femminili per protestare contro gli atleti transgender che gareggiano nella categoria femminile. Kennedy ha elogiato la decisione di Shepherd, affermando:

“Questo è geniale. Basta semplicemente far sembrare stupide le politiche idiote”.

Dai un’occhiata alla sua risposta in basso:

La discussione sull’inclusione delle atlete transgender nei centri sportivi femminili riguarda l’uguaglianza nella competizione e i potenziali vantaggi fisici che possono rimanere anche con la terapia ormonale. Shepherd sostiene l’idea di divisioni separate al fine di garantire l’equità negli sport femminili, sottolineando l’importanza di preservare le opportunità per le atlete che sono nate biologicamente donne.

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