Il combattente UFC viene sospeso per 4,5 mesi a seguito di un test antidroga positivo, ma mantiene la vittoria

Il combattente UFC viene sospeso per 4,5 mesi a seguito di un test antidroga positivo, ma mantiene la vittoria

Il peso gallo UFC Miles Johns sconterà una sospensione di quattro mesi e mezzo dopo essere risultato positivo a una sostanza vietata in seguito alla sua vittoria del 23 settembre su Dan Argueta. Martedì la Nevada Athletic Commission ha annunciato l’accordo di aggiudicazione concordato, rivelando la presenza del metabolita M3, un marcatore dello steroide anabolizzante turinabol orale.

Anche se il test positivo porta alla sospensione, la vittoria duramente guadagnata da Johns rimane intatta. La commissione ha deciso di non ribaltare l’esito, riconoscendo i recenti cambiamenti nei suoi regolamenti riguardanti le tracce di alcune sostanze vietate.

A novembre, la Commissione ha adottato nuove soglie per diverse sostanze, compreso il metabolita M3, spostando l’attenzione dalla sospensione immediata a ulteriori indagini in tali casi.

Secondo rapporti, Johns, che dovrà affrontare una multa di $ 2.300 e costi aggiuntivi, potrà tornare alle competizioni il 6 febbraio 2024. Gli verrà richiesto di rispettare i protocolli standard di test antidroga prima di tornare nell’ottagono nello stato del Nevada.

UFC: Miles Johns parla del risultato positivo del test antidroga

Miles Johns si è rivolto ai social media per difendersi e far luce sulle circostanze relative alla sua sospensione di quattro mesi e mezzo.

In una lunga dichiarazione su Instagram, Johns ha espresso totale sconcerto per il risultato del test, insistendo di non aver mai ingerito consapevolmente alcun farmaco che migliorasse le prestazioni. Ha inoltre sostenuto che la quantità di tracce rilevate del metabolita M3 era “troppo bassa per apportare benefici atletici” e al di sotto della soglia attualmente considerata sospetta dall’UFC, dall’USADA e da altre commissioni atletiche.

Pur riconoscendo la sua sospensione, Johns ha espresso frustrazione per la mancanza di chiarezza su come una quantità così minima di sostanza possa essere entrata nel suo sistema. Ha sollecitato ulteriori indagini e un approccio più sfumato ai test antidroga negli sport da combattimento, evidenziando il potenziale di contaminazione involontaria o altri fattori che vanno oltre il controllo dell’atleta.

Nonostante la sospensione, il contendente dei pesi gallo UFC rimane determinato e ottimista riguardo al suo futuro. Ha promesso di collaborare a eventuali ulteriori indagini e ha espresso il suo fermo impegno a tornare nell’ottagono come un combattente pulito.

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