Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti fa causa a Google per la sua attività pubblicitaria dominante
Oggi, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha citato in giudizio Google, affermando che la società ha beneficiato ingiustamente del predominio della sua attività di pubblicità digitale, affermando inoltre che dovrebbe essere costretta a vendere la sua suite di ad manager. La denuncia antitrust diceva quanto segue:
“Google ha utilizzato mezzi anticoncorrenziali, esclusivi e illegali per eliminare o ridurre drasticamente qualsiasi minaccia al suo dominio sulle tecnologie pubblicitarie digitali”
Google attualmente possiede e fornisce una varietà di suite pubblicitarie, tra cui AdSense e Ad Manager, ed è stato per qualche tempo sotto tiro dei legislatori dopo aver affrontato cause antitrust nel 2020 per i suoi prodotti di ricerca.
Google ha risposto alla causa con la seguente dichiarazione:
“Raddoppiando un’argomentazione errata che rallenterebbe l’innovazione, aumenterebbe le tariffe pubblicitarie e renderebbe più difficile la crescita di migliaia di piccole imprese ed editori”.
Ci sono state lamentele contro Google sia da parte degli inserzionisti che dei proprietari di siti web, affermando che Google non è stato trasparente su dove vanno i fondi guadagnati dalla pubblicità, in particolare la ripartizione tra gli editori di annunci e Google stesso.
Anche se Google detiene la maggioranza della quota di mercato pubblicitario, la sua quota di entrate pubblicitarie digitali negli Stati Uniti è diminuita costantemente negli ultimi anni, dal 36,7% nel 2016 al 28,8% nel 2022.
Fonte: Reuters , The New York Times
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