Ci sono troppi giochi secondo un dirigente di Nacon, e potrebbe benissimo avere ragione

Ci sono troppi giochi secondo un dirigente di Nacon, e potrebbe benissimo avere ragione

Qualsiasi giocatore che naviga regolarmente su Steam (e, in misura minore, sugli store digitali della console) è probabilmente già consapevole dell’enorme moltitudine di giochi che stanno arrivando sul mercato. Ormai da anni il cosiddetto backlog di ciascun giocatore si allunga a causa dell’accumulo di titoli mai giocati e del lancio di nuovi titoli. Anche se in un certo senso questo è la prova di un settore vivace, genera anche una serie di problemi: ovviamente, c’è solo una quantità limitata di tempo che gli utenti possono dedicare ai propri giochi, e competono anche con altri hobby.

Sviluppatori ed editori si trovano ad affrontare il problema più grande: come farsi notare nel mare delle nuove uscite. Il responsabile editoriale di Nacon, Benoit Clerc, ne ha parlato in un’intervista con GamesIndustry.biz.

Ci sono troppi giochi attualmente sul mercato. Oggi vediamo i risultati degli investimenti effettuati dopo il COVID, quando il mercato stava esplodendo e ogni gioco guadagnava un sacco di soldi, quindi venivano fatti molti investimenti. Sono passati due o tre anni, quindi i giochi che vediamo ora sul mercato sono stati finanziati in quel periodo e ce ne sono semplicemente troppi perché i clienti possano giocarci.

Quando guardi Steam alcuni giorni, ci sono 50 o 60 giochi rilasciati in un solo giorno, quindi è più difficile ottenere abbastanza trazione per esporre un gioco. Stiamo assistendo a uscite senza day one, per usare la vecchia espressione di vendita al dettaglio, senza alcuna esposizione di un titolo che è stato adeguatamente commercializzato.

La soluzione di Nacon al problema si rivolge a generi di nicchia, come corse fuoristrada, roguelike o giochi sportivi come Cricket o (entrambi coperti da Big Ant Studios per Nacon).Tennis

Dal punto di vista del settore, tuttavia, credo che l’unico modo per ridurre il numero francamente eccessivo di giochi sul mercato sia il consolidamento. Non un consolidamento di tipo tripla A, però: in termini numerici, i titoli tripla A sono una minoranza. Mi riferisco al consolidamento indipendente, in cui piccoli sviluppatori che intendono creare un certo tipo di gioco potrebbero unirsi. Invece di costruire due titoli simili a basso budget con zero opportunità di marketing, potrebbero crearne uno più grande che abbia maggiori possibilità di farsi notare. Ciò ridurrebbe la quantità di versioni di giochi aumentandone potenzialmente la qualità, che è ciò a cui tutti sono più interessati.

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