Il finale di Beekeeper spiega: cosa succede ad Adam Clay?
The Beekeeper è un film thriller americano con la star del cinema d’azione Jason Statham. Uscito nelle sale il 12 gennaio 2024, il film è incentrato sul personaggio di Statham, Adam Clay.
Clay è un ex commando che sembra essersi ritirato dalla sua posizione nell’organizzazione clandestina chiamata Beekeeper. Tuttavia, quando la sua vicina Eloise (Phylicia Rashad) si innamora del piano di phishing di una società di data mining e si toglie la vita, Clay esige la tradizionale e sanguinosa vendetta sui truffatori.
La sinossi ufficiale del film recita:
“La brutale campagna di vendetta di un uomo assume una valenza nazionale dopo che è stato rivelato che è un ex agente di una potente organizzazione clandestina conosciuta come Beekeepers.”
The Beekeeper presenta un grande colpo di scena nel finale che ha lasciato gli spettatori in soggezione, facendogli domande e tracciando paralleli con eventi accaduti nel mondo reale .
Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo contiene importanti spoiler sul film The Beekeeper.
L’Apicoltore: Derek Danforth si rivela il vero colpevole alla fine del film
Clay viene visto in The Beekeeper superare molteplici livelli di corruzione per esigere la punizione sui veri autori del piano utilizzato per ingannare Eloise. Di conseguenza, ha distrutto il call center principale della società di data mining, dove è stata condotta la frode di phishing. Ma Clay non è contento di questa risposta.
Per ottenere giustizia e impedire ad altri di seguire le orme di Eloise, il personaggio di Statham deve eliminare Derek Danforth, il figlio del presidente degli Stati Uniti e colui che opera dietro la truffa. Nei momenti conclusivi del film, Clay uccide Danforth perché crede che sia essenziale fermare ulteriore corruzione.
Nel frattempo, Clay viene liberato dall’agente dell’FBI Verona Parker (Emmy Raver-Lampman), che almeno momentaneamente condivide i suoi obiettivi e le sue motivazioni. Anche se la trama fantastica non è fondata sulla realtà, serve da avvertimento su cosa potrebbe accadere quando la corruzione si infiltra nelle alte sfere della società.
Anche se The Beekeeper sembra un film di vendetta, Clay scopre profondità di corruzione che indicano che nessuno è veramente onesto, non importa quanto appaiano puri i suoi obiettivi. Il film mostra anche come i potenti possano trarre vantaggio dai deboli per i loro fini egoistici, come dimostrato dal modo in cui Eloise è stata truffata dai suoi soldi e dalle donazioni in beneficenza.
Nonostante sia una ricerca personale, il desiderio di Clay di salvaguardare l’alveare è radicato nell’idea di squilibrio. Stava tentando di correggere un torto reso ancora più preoccupante dal fatto che il figlio del presidente aveva il controllo di queste azioni atroci.
Inoltre, la scelta di Parker di lasciare andare Clay implica che sta iniziando a dubitare sia dei confini della giustizia che dell’applicabilità della legge. Nel corso del film, L’Apicoltore solleva la questione se le valutazioni morali dei due personaggi siano, in definitiva, corrette.
È improbabile che questo film ispiri un franchise. Alla fine di The Beekeeper, Adam Clay è ancora vivo, ma è difficile vederlo rilassarsi con i suoi alveari dopo dozzine di omicidi.
Lascia un commento