Lo studio mostra perché Apple, Google e Microsoft si sono riuniti perché le prestazioni web moderne siano troppo lente
Per fortuna, Microsoft ha risolto prontamente il problema e ha adottato misure proattive per risolvere il bug entro 24 ore. Hanno anche fornito una spiegazione, affermando che la causa del problema era una funzionalità deprecata di Defender.
Nonostante si trattasse solo di un bug, è comunque corretto affermare che il web contemporaneo è più esigente che mai e utilizzare un PC o un telefono cellulare entry-level per navigare in Internet non è più fattibile.
Il recente aumento della velocità di Internet da parte della FCC è sicuramente uno sviluppo positivo, poiché si allinea ai crescenti standard di sicurezza come l’uso obbligatorio da parte di Microsoft di chiavi a 2048 bit su Windows. Puoi testare la velocità di Internet in questo articolo per vedere l’impatto positivo di questi progressi.
Nonostante il fatto che un benchmark del browser come Speedometer 3.0 possa fornire informazioni sulla velocità di un browser web, l’hardware stesso gioca un ruolo significativo nel determinare le prestazioni complessive. Nel tentativo di valutare la capacità di varie classi di hardware nel gestire le richieste della moderna Internet, l’utente di Twitter (ora X) Dan Luu ha condotto uno studio.
Le CPU valutate includevano i MacBook M3 Max e M1 Pro di Apple, insieme a un M3 il cui throttling era stato regolato a 10x tramite gli strumenti Chrome Dev. Questo è indicato con “M3/10″ nella tabella allegata.
Oltre a questi, le categorie SoC di fascia media e bassa presentavano anche il Tecno Spark 8C con un chipset UniSOC T606 octa-core e l’Itel P32 con un chipset MediaTek MT6580 quad-core.
Nel caso fossi curioso, Dan Luu spiega che i parametri misurati hanno lo scopo di valutare qualcosa di specifico.
.. ogni riga rappresenta un sito Web e ogni colonna senza etichetta è una metrica. Dopo la colonna del nome del sito Web, abbiamo la dimensione compressa trasferita sul cavo (wire) e la dimensione grezza, non compressa (raw). Quindi abbiamo, per ciascun dispositivo, il Largest Contentful Paint* (LCP*) e l’utilizzo della CPU sul thread principale (CPU). I documenti di Google spiegano LCP come
Largest Contentful Paint (LCP) misura quando un utente percepisce che è visibile il contenuto più grande di una pagina. Il valore della metrica per LCP rappresenta la durata temporale tra l’utente che avvia il caricamento della pagina e il rendering del contenuto principale da parte della pagina
Nonostante abbia un SoC a 8 core, il Tecno Spark 8C ha sorprendentemente faticato a caricare Quora. Inoltre, il MediaTek a 4 core ha dovuto affrontare numerosi fallimenti, quasi eguagliando i suoi successi. Ciò sottolinea la quantità di bloatware presente sul Web moderno e le sfide legate alla navigazione in Internet su un dispositivo economico.
Dan Luu ha condiviso questo tweet su Twitter.
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