• Si dice che il governo nordcoreano stia finanziando i pirati delle criptovalute.
• Mandiant sta indagando sulla Corea del Nord per aver rubato $ 400.000.000 in criptovalute.
Di recente, l’agenzia per la sicurezza informatica ha annunciato che il governo nordcoreano sta facilitando il furto di criptovalute sul suo territorio. Secondo i rapporti, un gruppo nordcoreano sta hackerando i portafogli di criptovaluta per estrarre fondi in valute decentralizzate dai suoi clienti.
Dal momento che il picco del trading di criptovalute è stato nel 2021, le notizie di cyber furti sono arrivate frequentemente. L’agenzia investigativa della Virginia Mandiant sostiene che Kim Jong-un sia colpevole di aver rubato scoperte scientifiche e risorse di criptovaluta attraverso organizzazioni di hacker in tutto il mondo.
Corea del Nord sotto inchiesta per furto di criptovalute
Mandiant, una società incaricata di combattere la criminalità informatica, rivela che il governo del Paese è colpevole di aver rubato risorse crittografiche. Secondo l’agenzia investigativa, il paese sarà dietro gli hacker che irrompono nelle piattaforme crittografiche e nelle istituzioni finanziarie di tutto il mondo.
L’agenzia della Virginia indica che questi hacker hanno aumentato il numero di furti di criptovaluta. Ciò arriva dopo che il Paese dell’Asia orientale, come altri territori, ha sofferto per quasi due anni della pandemia di Covid-19.
Mandiant ha affermato che la Corea del Nord sta usando criptovalute rubate e sta usando le criptovalute per armi, vaccini e per evitare che il blocco economico venga imposto da Washington.
Il paese approva le attività di un’organizzazione criminale informatica
Ci sono rapporti secondo cui la Corea del Nord sostiene un’organizzazione di criminali informatici. Il lavoro di spionaggio rivela che Lazarus sarà guidato da Kim Jong-un, corrispondente a un presidente che seguì la dinastia Kim.
Gli hacker potrebbero aver estratto circa $ 400.000.000 di vari token dopo aver completato gli attacchi a circa sette scambi. L’agenzia di crittoanalisi Chainalysis ha annunciato che entro il 2017 la maggior parte dei furti virtuali avverrà in Corea del Nord.
Mandiant riferisce che i nordcoreani stanno utilizzando strumenti come phishing, sistemi di crittografia, programmazione avanzata e malware per infiltrarsi nelle agenzie di crittografia. Dopo aver commesso il furto, gli hacker inviano i fondi a un mixer crittografico per riciclare il denaro e inviarlo ai loro portafogli virtuali.
I principali furti di criptovalute sono legati al mining di bitcoin, ethereum e litecoin, i token più diffusi. Negli ultimi mesi gli scambi hanno visto anche furti di Dogecoin e Shiba Inu. L’autorità inquirente non esclude che il denaro rubato in criptovaluta sia superiore a quanto dichiarato.
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