Secondo quanto riferito, Samsung si assicura il primo ordine di chip da 2 nm da parte di una startup giapponese che ha deciso di rinunciare a TSMC

Secondo quanto riferito, Samsung si assicura il primo ordine di chip da 2 nm da parte di una startup giapponese che ha deciso di rinunciare a TSMC

Samsung e TSMC si sono scontrati nella corsa ai chip da 2 nm, con entrambi i giganti della fonderia che in precedenza si diceva stessero preparando campioni per Qualcomm sulla litografia di prossima generazione. Tuttavia, quando si tratta di assicurarsi ordini effettivi, il colosso coreano ottiene una vittoria in quella colonna portando all’ovile una startup giapponese. Si dice che questa società di ricerca abbia deciso di saltare TSMC per la sua tecnologia a 2 nm e abbiamo alcuni motivi per cui avrebbe preso questa decisione.

La startup giapponese PFN potrebbe fungere da ponte per Samsung per collaborare con aziende tecnologiche più grandi per ordini di chip da 2 nm

Preferred Networks (PFN) è specializzata nella ricerca e sviluppo di deep learning per applicazioni IoT ed è considerata l’azienda più avanzata in Giappone grazie al possesso di risorse e competenze nello sviluppo di software personalizzato e nella fornitura di supercomputer a vari clienti. Il rapporto del Seoul Economic Daily afferma che una potenziale partnership tra PFN e Samsung andrà a vantaggio di entrambe le entità.

PFN potrebbe ottenere l’accesso a tecnologie di chip più recenti che gli consentiranno di ottenere un vantaggio rispetto alla concorrenza, mentre Samsung potrebbe finalmente generare slancio nella sua attività di fonderia dopo essere stata per anni dietro a TSMC. Inoltre, il rapporto afferma che l’alleanza con PFN dovrebbe aprire molteplici porte per Samsung, permettendole di iniziare ad acquisire più clienti per i suoi chip da 2 nm. Si dice che PFN sia legato a NVIDIA e Intel, rendendolo un potente alleato per Samsung.

È anche del tutto possibile che Samsung abbia offerto a PFN uno sconto interessante per i suoi wafer da 2 nm per attirare il suo primo cliente per il nodo di prossima generazione. In precedenza si diceva che la società avesse esplorato questa strategia per ridurre il divario di quote di mercato con il suo rivale TSMC.

Tuttavia, non è confermato se il colosso coreano abbia risolto con successo il problema di resa che presumibilmente continua ad affliggere il suo processo GAA a 3 nm. TSMC è noto per fissare i prezzi della sua tecnologia all’avanguardia a un prezzo più alto, quindi Samsung potrebbe ritagliarsi un vantaggio qui, ma ci sono ancora più dettagli da scoprire, quindi forniremo più aggiornamenti non appena arriveranno, quindi rimanete sintonizzati.

Fonte notizia: Seoul Economic Daily

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