Riot Games licenzia il personale del team di sviluppo di League of Legends

Riot Games licenzia il personale del team di sviluppo di League of Legends

In un annuncio recente, Riot Games ha reso noto un’altra ondata di tagli di posti di lavoro all’interno dell’azienda, con questa tornata rivolta specificamente agli sviluppatori che lavorano al suo popolare titolo MOBA per PC, League of Legends.

Marc Merrill, co-fondatore di Riot Games, ha spiegato sul suo account X che la società ha “adeguato i suoi team e i suoi metodi operativi per migliorare l’esperienza della League sia attualmente che in futuro”. Ha inoltre spiegato:

“Come parte di questa ristrutturazione, abbiamo fatto la difficile scelta di eliminare alcune posizioni. Questa decisione non è semplicemente una misura di risparmio sui costi, ma mira a garantire che abbiamo le competenze appropriate in atto affinché League possa prosperare per altri 15 anni e oltre”.

Merrill ha confermato che coloro che saranno colpiti dai licenziamenti riceveranno un pacchetto di buonuscita, che include sei mesi di stipendio, un bonus annuale e benefit aggiuntivi. Tuttavia, non ha rivelato il numero esatto di membri del team di League of Legends interessati.

Ha rassicurato i fan di League of Legends dicendo che “non devono aspettarsi alcun rallentamento nello sviluppo del gioco”. Merrill si è detto ottimista sul fatto che queste modifiche alla fine porteranno a un team di sviluppo più grande di quello attuale.

In un aggiornamento successivo, Merrill ha dichiarato:

“Sebbene il team della League crescerà in seguito a questi cambiamenti, l’elemento cruciale non è solo la dimensione, ma avere il team giusto, le priorità e una strategia sostenibile per soddisfare le esigenze dei giocatori. Affrontare i problemi sbagliati non migliorerà la situazione, nemmeno con più risorse. Si tratta di costruire un’organizzazione più forte e sana, non solo di aumentarne le dimensioni”.

All’inizio di quest’anno, Riot Games ha rivelato il suo piano di ridurre il suo personale di 530 dipendenti, che all’epoca rappresentavano circa l’11% del suo organico totale, chiudendo al contempo la sua divisione di editoria indipendente, Riot Forge.

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