Ofcom afferma che i motori di ricerca agiscono come gateway di autolesionismo
Sin dal lancio di ChatGPT, c’è stato un grande cambiamento verso la sicurezza dei contenuti. L’autocensura di ChatGPT e di altri chatbot non è realmente una realtà quando si tratta di motori di ricerca, ma ora Ofcom sta evidenziando uno dei pericoli: quello del facile accesso ai contenuti autolesionistici.
In un nuovo studio per Ofcom condotto dal Network Contagion Research Institute (NCRI), i principali motori di ricerca, tra cui Google, Bing, DuckDuckGo, Yahoo! e AOL, possono fungere da gateway per contenuti che glorificano o celebrano l’autolesionismo: questo include pagine Web, immagini e video.
Nell’ambito dello studio, l’NCRI ha inserito domande comuni sull’autolesionismo e termini criptici utilizzati dalle comunità online per nasconderne il vero significato. Sulla base di 37.000 risultati di ricerca, è stato riscontrato che i contenuti dannosi di autolesionismo sono prevalenti, le ricerche di immagini sono particolarmente rischiose e i termini di ricerca criptici rivelano contenuti più dannosi.
Commentando i risultati, Almudena Lara, direttrice dello sviluppo delle politiche di sicurezza online presso Ofcom, ha dichiarato:
“I motori di ricerca sono spesso il punto di partenza dell’esperienza online delle persone e temiamo che possano fungere da gateway con un solo clic per accedere a contenuti di autolesionismo gravemente dannosi.
I servizi di ricerca devono comprendere i rischi potenziali e l’efficacia delle loro misure di protezione – in particolare per garantire la sicurezza dei bambini online – prima della nostra ampia consultazione prevista per la primavera”.
Un avvertimento importante in questo studio è che i ricercatori non hanno utilizzato le impostazioni di ricerca sicura e di sfocatura delle immagini. Se i genitori dispongono di filtri adeguati, cose come la ricerca sicura dovrebbero essere attive per impostazione predefinita senza un’opzione per disattivarle, offrendo una certa protezione ai bambini.
Ofcom è l’autorità esecutiva dell’Online Safety Act recentemente approvato nel Regno Unito. Dirà ai motori di ricerca di adottare misure per ridurre le possibilità che i bambini trovino contenuti dannosi come la promozione dell’autolesionismo, del suicidio e dei disturbi alimentari. La consultazione è prevista per la primavera.
Fonte: Ofcom
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