Un nuovo studio rivela il potenziale dello zenzero nel ridurre l’infiammazione nelle malattie autoimmuni
Lo zenzero è sempre stato un punto forte per il suo contributo a vari rimedi naturali. È noto per le sue proprietà utili per varie condizioni di salute. Un recente studio condotto da ricercatori dell’Università del Michigan e della School of Medicine dell’Università del Colorado ha rivelato il potenziale ruolo della radice vegetale nel contrastare e controllare l’infiammazione, soprattutto nei soggetti più predisposti alle malattie.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista JCI Insight. Lo studio parla dell’impatto dello zenzero sui globuli bianchi (WBC), noti come neutrofili, che potrebbero avere un impatto elevato nel trattamento delle malattie infiammatorie, incluso il COVID-19.
Impatto dello zenzero sui neutrofili
La ricerca si è basata principalmente sulla risposta immunitaria del corpo. Il termine dato a questo fenomeno è formazione di una trappola extracellulare dei neutrofili (NET), chiamata anche NETosi.
La NETosi è un processo legato all’infiammazione, che spesso funge da catalizzatore per i disturbi autoimmuni. Questo ha una struttura simile a una ragnatela che può svolgere un ruolo fondamentale nell’innescare l’infiammazione e la coagulazione, contribuendo ulteriormente allo sviluppo di disturbi autoimmuni, tra cui il lupus , la sindrome da anticorpi antifosfolipidi e l’artrite reumatoide.
I ricercatori hanno affermato che gli individui sani che consumavano la radice avevano migliorato la resistenza dei neutrofili alla NETosi. I neutrofili possono influenzare varie malattie, anche se è fondamentale capire che sono globuli bianchi vitali. I neutrofili sono fondamentali per combattere le infezioni e promuovere la guarigione delle ferite. Proprio perché tende ad essere iperattivo in varie malattie, deve essere limitato.
“Abbiamo scoperto che lo zenzero può aiutare a frenare la NETosis… È un integratore naturale che può essere utile per trattare l’infiammazione e i sintomi nelle persone affette da diverse malattie autoimmuni.”
L’evidenza clinica
Negli studi, volontari sani che assumevano lo zenzero quotidianamente hanno sperimentato cambiamenti salutari. Consumando la verdura, è stato osservato che i livelli di una sostanza chimica chiamata cAMP all’interno dei neutrofili aumentavano. Livelli elevati di cAMP hanno inibito la NETosi. Ciò ha dimostrato che la radice vegetale regola direttamente l’attività dei neutrofili.
Il professor Jason Knight dell’Università del Michigan, coautore senior dello studio, ha dichiarato:
“La nostra ricerca, per la prima volta, fornisce prove del meccanismo biologico che sta alla base delle apparenti proprietà antinfiammatorie dello zenzero nelle persone.”
Questa ricerca ha aperto la strada a ulteriori ricerche che possono essere condotte attraverso un approccio più personalizzato alla gestione delle malattie autoimmuni e dell’infiammazione .
Questo studio rappresenta una vera svolta, poiché non esistono molti integratori in grado di combattere i neutrofili iperattivi. Pertanto, lo zenzero, come agente antinfiammatorio, è un’aggiunta preziosa per tenere sotto controllo i neutrofili, offrendo speranza a coloro che lottano con malattie autoimmuni.
Il gruppo di ricerca mira a ottenere fondi e avviare sperimentazioni su individui già affetti da malattie autoimmuni. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per comprendere il potenziale terapeutico di questa radice, questo studio indica che potrebbe offrire sollievo alle persone che soffrono di queste condizioni infiammatorie. Pertanto, questo studio rappresenta un potenziale sviluppo nel campo dei rimedi naturali.
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