Gli odiatori appartengono alla prigione?
Prigione dell’odio su Internet
Internet tira fuori non solo il meglio di noi, ma anche il peggio. Quest’ultima categoria include senza dubbio l’odio – insulto infondato (e spesso completamente insensato) agli altri. Oggi siamo minacciati di ban di questo o quel sito, o addirittura di una multa per oltraggio. Nel frattempo, le conseguenze possono essere tragiche, e basti citare Han Kimura, la star Netflix di Terrace House che si è suicidata, e ci sono molte indicazioni che uno dei motivi sia stato l’ondata di insulti su Internet.
Per spaventare gli hater e per assicurare alla giustizia coloro che commettono tali reati, i giapponesi hanno deciso di introdurre una nuova legge. In tal caso, consente l’irrogazione di una multa fino a 300.000 yen (l’equivalente di 10.000 złoty) o la reclusione fino a 12 mesi. Per imporre una tale punizione, l’autore deve offendere un’altra persona e non fare riferimento ai fatti.
Opinione divisa
Le opinioni sulla nuova legge erano divise. Gli appassionati ammettono che, in effetti, gli hater non possono sentirsi impuniti. Gli scettici, a loro volta, indicano le minacce alla libertà di parola. Per placare quest’ultimo, i legislatori hanno introdotto una riserva nella legge. Secondo lui, in tre anni la legge sarà rivalutata e il suo impatto sulla libertà di parola sarà testato in modo specifico. Qual è la tua opinione in merito? Sentiti libero di partecipare al sondaggio e discutere nella sezione commenti.
Fonte: PCMag, Japan Today.
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