Microsoft rimuove le disposizioni di non concorrenza negli Stati Uniti e aumenta la trasparenza salariale
Microsoft ha annunciato una serie di iniziative per migliorare la propria politica dei dipendenti. Sebbene l’azienda operi in molti paesi, i cambiamenti riguardano solo la sua forza lavoro negli Stati Uniti. L’idea alla base delle quattro nuove iniziative è promuovere una cultura salutare in Microsoft con particolare attenzione al benessere dei dipendenti.
La prima iniziativa riguarda il divieto di concorrenza per i dipendenti. Per chi non lo sapesse, è un accordo contrattuale che una persona non deve competere con il proprio datore di lavoro dopo la fine del proprio rapporto di lavoro. Ad esempio, un tecnico Xbox non può entrare a far parte del team tecnico di PlayStation se lascia Microsoft perché sarebbe in diretta concorrenza con Xbox. Sebbene Microsoft affermi di applicare raramente questa clausola, la rimuove da quasi tutti i contratti dei dipendenti statunitensi e non la applicherà ai contratti esistenti. L’unica eccezione a questo è l’alta dirigenza, come soci e dirigenti, che continuerà a essere vincolata dal divieto di concorrenza.
La seconda iniziativa riguarda le disposizioni sulla riservatezza nella risoluzione delle controversie sul lavoro. Microsoft ha ora cambiato la lingua legale di tutti i suoi accordi transattivi negli Stati Uniti per rimuovere le clausole sulla privacy. Ciò significa che i dipendenti possono farsi avanti e rivelare qualsiasi “presunta condotta che considerano illegale discriminazione, molestia, ritorsione, violenza sessuale o violazione dei salari e dell’orario di lavoro sul posto di lavoro”. Non verrà loro detto di rimanere legalmente in silenzio su tali questioni.
Microsoft sta anche lavorando per migliorare ulteriormente la trasparenza retributiva. Sebbene l’azienda pubblichi rapporti annuali in questo settore dal 2014 e non chieda alle persone in cerca di lavoro la loro storia salariale, ora sta facendo un ulteriore passo avanti. Dopo gennaio 2023, Microsoft divulgherà pubblicamente le fasce salariali per tutti i suoi annunci di lavoro interni ed esterni negli Stati Uniti.
Infine, Microsoft ha accettato di condurre un audit sui diritti civili delle sue politiche sul posto di lavoro. Naturalmente ciò avverrà da parte di un soggetto esterno con la pubblicazione della relativa relazione entro la fine dell’anno fiscale 2023.
Microsoft spera che tutte e quattro queste iniziative dimostrino che i suoi dipendenti “sono il cuore e l’anima della nostra azienda e la nostra priorità numero uno”.
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