In passato Microsoft ha rallentato intenzionalmente le prestazioni del pannello di controllo di Windows
Pannello di controllo Microsoft: uno sguardo ai vincoli prestazionali storici
Ad agosto 2023, Microsoft ha accennato a una potenziale eliminazione graduale del Pannello di controllo di Windows a favore del consolidamento delle funzionalità nell’app Impostazioni. In seguito a una significativa copertura mediatica e al feedback degli utenti, l’azienda ha ritrattato queste dichiarazioni, lasciando molti a speculare sul futuro di questa utilità di lunga data.
Il ruolo del pannello di controllo in Windows
Il Pannello di controllo è un componente fondamentale del sistema operativo Windows sin dal suo inizio con Windows 1.0. È uno strumento fondamentale per gli utenti per configurare e personalizzare vari aspetti del loro sistema. Questa utility comprende numerose applet dedicate alla gestione di impostazioni, software e componenti hardware, rendendolo indispensabile sia per gli utenti occasionali che per i professionisti IT.
Scoperta della limitazione delle prestazioni nei sistemi legacy
Una recente rivelazione di un utente di X (ex Twitter), noto come Viorin (@oerg866), ha fatto luce su una peculiare limitazione nelle prestazioni del Pannello di controllo, in particolare in Windows 95 e Windows 98. L’utente ha notato un “ritardo hard-coded di 8 secondi” riscontrato quando si aggiungeva nuovo hardware tramite la sysdm.cpl
funzione “Aggiungi nuovo hardware”. Questo ritardo era particolarmente problematico quando la funzione Plug and Play (PnP) di Windows non riconosceva i dispositivi appena connessi, spingendo gli utenti ad aggiungere manualmente l’hardware.
Miglioramento delle prestazioni tramite patching
L’esplorazione di Viorin ha portato a un miglioramento significativo: dopo aver applicato una patch, il ritardo è stato drasticamente ridotto a circa 300 millisecondi. Questa modifica ha accelerato notevolmente il processo di integrazione di nuovo hardware nel sistema. La scoperta è emersa mentre l’utente stava testando il suo framework open source QuickInstall , progettato per creare immagini di installazione per Windows 98, all’interno dell’emulatore IBM PC 86Box.
Nel tentativo di velocizzare ulteriormente Windows 9x QuickInstall, ho patchato SYSDM.CPL per rimuovere il ritardo hard-coded di 8 secondi(!!!) quando viene trovato nuovo hardware e l’ho ridotto a 300 millisecondi. pic.twitter.com/BfGNpSjMfw
— oerg866 / clarry – 🇩🇪❣🇮🇱 (@oerg866) 4 novembre 2024
Ulteriori informazioni: tecnicamente sono 8 secondi, i primi 3 secondi di visualizzazione del nome generico predefinito della classe/dispositivo, poi aggiorna il logo e il nome del dispositivo effettivo se ha trovato un driver, quindi altri 5. 🤪
— oerg866 / clarry – 🇩🇪❣🇮🇱 (@oerg866) 4 novembre 2024
Speculazioni e implicazioni
Per quanto riguarda la motivazione alla base del ritardo inizialmente imposto, resta un argomento di speculazione. Sebbene possa essere derivato da cattive pratiche di codifica, potrebbe anche essere stata una soluzione alternativa per problemi specifici osservati da Microsoft in quel momento. Ciò solleva domande intriganti sul fatto che altri elementi all’interno del classico Pannello di controllo potrebbero avere caratteristiche di prestazioni similmente limitate.
Per chi fosse interessato ai dettagli tecnici e alle implicazioni di questa scoperta, ulteriori approfondimenti possono essere reperiti nel rapporto pubblicato da WinFuture .
Lascia un commento