Jujutsu Kaisen 238 trasforma Sukuna in un Dio, letteralmente

Jujutsu Kaisen 238 trasforma Sukuna in un Dio, letteralmente

Questa rivelazione non solo eleva Sukuna a un livello di potere completamente nuovo, ma lo stabilisce anche come forse l’entità più vicina a un dio nel complesso mondo di Jujutsu Kaisen. Oltre a concludere un’importante battaglia, questo capitolo fornisce approfondimenti sulla natura del potere all’interno della serie, descrivendo Sukuna come un’entità che supera la comprensione mortale.

Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo contiene spoiler sul manga Jujutsu Kaisen.

Jujutsu Kaisen 238 probabilmente consolida Sukuna come l’essere più forte di sempre

Nel capitolo 238 di Jujutsu Kaisen, Ryomen Sukuna ritorna alla sua forma originale dell’era Heian, rivendicando il suo antico potere. Kashimo, il suo avversario, è testimone di questa trasformazione mozzafiato e rimane in soggezione davanti alla figura che irradia la perfezione assoluta.

L’analisi di Kashimo rivela che l’immenso potere di Sukuna deriva dalla sua eccezionale fisicità. In quanto Re delle Maledizioni, Sukuna possiede il doppio delle braccia e delle bocche di una persona normale, dandogli un vantaggio senza rivali tra gli stregoni Jujutsu.

Questa configurazione corporea unica gli consente di incanalare senza soluzione di continuità l’energia maledetta attraverso intricati gesti delle mani pur essendo in grado di impegnarsi in combattimento con gli altri arti. Inoltre, le sue doppie bocche aiutano ad alleviare la tensione sui suoi polmoni quando utilizza i canti, garantendogli un notevole vantaggio che supera i confini convenzionali della stregoneria Jujutsu.

Con il suo corpo fisico impeccabile e le armi maledette, Kamutoke e Hiten, Sukuna distrusse senza sforzo potenti avversari. Annientò i cinque formidabili generali del Vuoto e la squadra Sole, Luna e Stelle della famiglia North Fujiwara.

Perfino la squadra Dessichin del clan Sugawara e gli angeli del clan Abe sono costretti a ritirarsi in soggezione davanti alla sua forza travolgente. Questi trionfi testimoniano il potere senza rivali di Sukuna , consolidando il suo dominio sia sugli abili stregoni che sugli antichi clan.

Ciò che distingue Sukuna nel mondo del Jujutsu Kaisen non sono solo le sue incredibili capacità fisiche ma anche la sua mentalità incrollabile. Dopo aver apparentemente sconfitto Kashimo, Sukuna trasmette la sua filosofia in un incontro onirico, sottolineando che la forza è la ragione per cui gli esseri forti come lui sono ammirati e amati.

La solitudine non dovrebbe influenzare esseri potenti come lui; vivono esclusivamente per la loro forza. L’amore e la realizzazione che derivano dagli altri non significano nulla per lui. Sukuna vive secondo le sue regole, guidato esclusivamente dai suoi desideri. La sua mancanza di scopo nel mondo moderno, il suo godimento dell’esperienza umana e il riconoscimento della sua invincibilità lo fanno apparire come un dio.

In sintesi

Nel capitolo 238 di Jujutsu Kaisen, Ryomen Sukuna si afferma senza dubbio come l’incarnazione del potere all’interno della serie. La sua trasformazione nella sua forma originale dell’era Heian non solo mette in mostra la sua straordinaria fisicità, con molteplici arti e bocche, ma evidenzia anche la sua mentalità senza pari.

Il completo egocentrismo di Sukuna, il disprezzo per le norme e l’insaziabile fame di forza lo definiscono più di un semplice antagonista formidabile. Ripetutamente indicato come tale, il corpo perfetto e la mentalità di Sukuna lo elevano a uno status divino, sebbene malevolo. Nell’intricato mondo di Jujutsu Kaisen, Sukuna è un simbolo di potere puro, che racchiude l’essenza stessa di un dio malevolo.

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