L’affermazione sul Botox della moglie di Jordan Poyer, Rachel Bush, viene criticata dai fan: “Ragazza, abbiamo gli occhi”

L’affermazione sul Botox della moglie di Jordan Poyer, Rachel Bush, viene criticata dai fan: “Ragazza, abbiamo gli occhi”

Rachel Bush è stata recentemente presa di mira per aver affermato di non aver subito alcuna procedura cosmetica.

La moglie della sicurezza di Buffalo Bills Jordan Poyer è nota per condividere le sue opinioni e le foto di bikini sui suoi account sui social media. Sebbene abbia molti seguaci, ad alcuni fan non è piaciuto quando Bush ha affermato che tutta la sua bellezza era naturale. Hanno trovato fuorvianti le sue presunte affermazioni, poiché pensano che alcune delle sue procedure chirurgiche siano evidenti alla vista.

nfl-wordle-banner-promozionale

Molte persone hanno affermato che il motivo per cui Rachel non ha bisogno di truccarsi è perché ha già estensioni delle ciglia, filler al botox ed estensioni dei capelli. Inoltre, non sono rimasti colpiti dal suo marchio di prodotti per la cura della pelle, LeaLa Natural Skincare.

Rachel Bush ha ammesso che le è stata offerta una notevole quantità di denaro per un progetto particolare

La sicurezza di Buffalo Bills Jordan Poyer gode di una forte compagnia con Rachel Bush. Tuttavia, la domanda è stata sollevata: potrebbe potenzialmente trascendere il suo ruolo di partner personale e assumere il personaggio virtuale di una ragazza AI per un pubblico più ampio? In alternativa, un’idea del genere è qualcosa che lei prenderebbe in considerazione?

Di recente, l’influencer di Instagram ha rivelato che le sono stati offerti molti soldi per creare una versione AI di se stessa. Ha scritto sulla sua X, precedentemente nota come Twitter, timeline:

“La quantità di $ che mi è stata offerta per creare una versione di me stessa fidanzata con l’intelligenza artificiale che interagisce (usando la mia voce) con le persone… questo concetto è selvaggio per me.”

Queste osservazioni sono emerse in reazione diretta a un post condiviso sulla piattaforma X, immaginando uno scenario futuro in cui l’intelligenza artificiale (AI) avrebbe soppiantato l’industria dell’intrattenimento esistente entro il 2030.

Implicitamente, si prevede che questa trasformazione produrrà profitti sostanziali per le forze trainanti dietro la fiorente rivoluzione dell’IA. Si prevede che il contingente umano relativamente modesto impegnato in questo cambiamento di paradigma ottenga una forma di riconoscimento duraturo, simile al modo in cui figure come Rachel Bush vengono ricordate per i loro contributi all’impresa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *