Bullone intelligente: ti avviserà quando si allenta

Bullone intelligente: ti avviserà quando si allenta

Smart Screws: come funziona una connessione Smart Screw?

Anche strutture enormi come ponti, impalcature, montagne russe, montagne russe e turbine eoliche sono costituite da componenti imbullonati. A loro volta, possono allentarsi per vari motivi, il che può portare al disastro. Pertanto, sono necessari controlli regolari. Il sistema Smart Screw Connection dovrebbe essere di grande aiuto in questo contesto. 

Il sistema è stato sviluppato dagli ingegneri del Fraunhofer Cluster of Excellence Cognitive Internet Technologies e sarà presentato integralmente a cavallo tra maggio e giugno alla Hannover Messe 2022. Ne sappiamo già qualcosa. 

Gli ingegneri hanno suggerito nuovi bulloni e rondelle. Questi ultimi sono dotati di sensori di pressione costituiti da un sottile film piezoresistivo. Dopo il serraggio, la misurazione viene eseguita in tre punti e la variazione di forza causata dall’allentamento della vite modifica la resistenza elettrica della lamina. In questo caso, le informazioni vengono inviate al modulo radio nella testa della vite, che, a sua volta, trasmette il messaggio ai computer del personale addetto alla manutenzione della stazione base. 

Nel caso ve lo stiate chiedendo, la piccolissima quantità di energia di cui il sistema ha bisogno per funzionare deve provenire dal sole. 

Grande potenziale e voci di scettici

“Il nostro sistema di monitoraggio remoto è la prima soluzione per monitorare in modo continuo e remoto le infrastrutture critiche per la sicurezza”, ha affermato il dott. Peter Spies, leader del progetto. 

Non importa quanto suoni bene, ci sono critici (più precisamente, scettici). Notano che l’introduzione di questo tipo di bullone non riduce necessariamente il numero di ispezioni richieste. L’unica differenza è che invece di controllare il livello di sbuffo, dovrai controllare l’efficacia del sistema di segnalazione. Quindi ne vale la pena? Le opinioni erano divise.

Fonte: Fraunhofer, Gizmodo, Nuovo Atlante. Foto: Fraunhofer

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