Intel chiede all’amministrazione Biden più di 10 miliardi di dollari ai sensi del CHIPS Act

Intel chiede all’amministrazione Biden più di 10 miliardi di dollari ai sensi del CHIPS Act

Secondo quanto riferito, Intel ha chiesto ulteriori sussidi all’amministrazione Biden ai sensi del CHIPS Act mentre l’azienda accelera gli sviluppi nella creazione di strutture negli Stati Uniti.

Intel si attiene al piano statunitense e richiede una “iniezione” economica per mantenere gli sviluppi esistenti in corso

Bloomberg riferisce che Intel sta negoziando con gli Stati Uniti per acquisire una quota maggiore dei sussidi previsti dal CHIPS Act, con l’importo aggiuntivo richiesto che raggiunge i 10 miliardi di dollari sotto forma di prestiti diretti e sovvenzioni. Per chi non lo sapesse, il CHIPS Act è un incentivo fornito alle aziende del settore dei semiconduttori, che comprendeva 280 miliardi di dollari in sovvenzioni, inclusi 52 miliardi di dollari in investimenti federali e agevolazioni fiscali per la ricerca, la progettazione e la produzione nazionale di semiconduttori.

Il governo degli Stati Uniti mirava a incoraggiare la produzione di semiconduttori nel paese, riducendo in definitiva la sua dipendenza da Taiwan e dalla Cina. Le aziende che hanno beneficiato di questo programma includevano aziende del calibro di TSMC, Intel e molte altre aziende, ma Intel sembrava la più dedita ad esso, poiché hanno annunciato lo sviluppo di più impianti di fabbricazione in Ohio, Arizona e New Mexico, ma Il Team Blue si aspettava molto dal CHIPS Act, ma sembra che gli incentivi offerti non abbiano soddisfatto la fame di Intel, motivo per cui chiedono di più.

In una precedente dichiarazione, il CEO di Intel Pat Gelsinger ha affermato che l’azienda merita una quota maggiore del CHIPS Act , sostenendo che l’azienda sta potenzialmente mettendo in gioco la propria attività schierandosi con gli Stati Uniti. Ha affermato che concorrenti come Samsung e TSMC svolgono la maggior parte del loro lavoro di ricerca e sviluppo in strutture offshore, il che alla fine impedisce l’obiettivo del trasferimento di tecnologia negli Stati Uniti, mentre Intel è impegnata e ha pianificato la produzione di processi di nuova generazione nel paese.

La decisione di Intel di rimanere “fedele” agli Stati Uniti si rivelerà vantaggiosa per loro? Bene, questa è una domanda per il futuro, ma lo sviluppo dei semiconduttori negli Stati Uniti ha subito un rallentamento negli ultimi tempi e, nonostante gli sforzi dell’amministrazione Biden, il panorama del mercato non ha reso adatto per le aziende fare affidamento sugli Stati Uniti.

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