IN FOTO: George Kittle e la moglie Claire si “ricaricano” dopo la sconfitta dei 49ers al Super Bowl contro i Chiefs
George Kittle e sua moglie Claire si stanno rilassando dopo una lunga stagione della NFL. La moglie del tight end dei San Francisco 49ers ha utilizzato Instagram per condividere le foto della loro fuga. Nelle foto la coppia può essere vista in posa sul balcone, con vista sull’acqua.
Ha sottotitolato la serie di foto dicendo che la coppia si stava “ricaricando”. È stata una vacanza tanto necessaria per la coppia dopo una corsa ai playoff dominante che si è conclusa con una delusione per i 49ers.
È ora di ricaricare la batteria ❤️
Claire Kittle non ha indicato dove la coppia trascorreva il tempo libero; tuttavia, le foto all’inizio della settimana indicavano che Kittle e altri giocatori dei 49ers erano in Messico.
I San Francisco 49ers sembrano essersi lasciati alle spalle la sconfitta nel Super Bowl LVIII e non vedono l’ora di disputare un’altra corsa post-stagionale nel 2024.
La negligenza di George Kittle costò ai 49ers all’inizio del Super Bowl LVIII
L’audio del Super Bowl LVIII è stato rilasciato la scorsa settimana e il commento sia dei Kansas City Chiefs che dei San Francisco 49ers è stato divertente per i fan della NFL. C’è stato un caso, però, che ha dato ai fan un’idea di cosa è successo con un turnover dei 49ers.
Durante il primo drive del Super Bowl LVIII, George Kittle pensava che il gioco fosse finito, ma il running back Christian McCaffrey perse la palla. Ha scelto di salutare George Karlaftis, difensore dei Kansas City Chiefs, ma nel frattempo ha perso una grande giocata.
I commenti “Ciao George” di Kittle gli sono costati l’opportunità di recuperare la palla confusa. Invece, Karlaftis ha recuperato la palla e ha dato il possesso della palla ai Kansas City Chiefs all’inizio della partita.
Durante la partita, molti erano confusi su come il tight end dei San Francisco 49ers non fosse in grado di effettuare il gioco quando era proprio vicino alla palla. Ora i fan si sono resi conto che era un’occasione persa perché George Kittle stava salutando il suo omonimo.
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