Centinaia di dipendenti di Bethesda scioperano un giorno contro le politiche di esternalizzazione e lavoro da remoto di Microsoft
I lavoratori delle comunicazioni d’America scioperano per migliori politiche di lavoro da remoto presso Bethesda Studios
I Communications Workers of America (CWA), il più grande sindacato dei videogiochi negli Stati Uniti, hanno avviato oggi uno sciopero presso i Bethesda Studios di proprietà di Microsoft. Questa azione è una risposta alla frustrazione del sindacato per la mancanza di reattività di Microsoft alle preoccupazioni critiche relative al lavoro da remoto e alle pratiche di esternalizzazione.
Dettagli dello sciopero
Come riportato da Inverse , centinaia di dipendenti di quattro sedi di ZeniMax Studios, che contribuiscono a titoli popolari come Fallout e The Elder Scrolls, stanno partecipando a uno sciopero di un giorno. Lo sciopero è programmato dalle 10:00 alle 18:00 del 13 novembre.
Richieste di flessibilità del lavoro da remoto
La richiesta principale del sindacato ruota attorno alla necessità di una politica di lavoro da remoto più accomodante. Attualmente, il personale di Bethesda è tenuto a lavorare in sede almeno due giorni alla settimana. Il sindacato segnala che, nonostante le numerose richieste di una disposizione più flessibile, i loro appelli sono stati ampiamente ignorati, sollevando preoccupazioni su un possibile aumento dei giorni di ufficio obbligatori in futuro.
I lavoratori sono in piedi spalla a spalla per ricordare a MSFT che l’outsourcing è una seccatura! pic.twitter.com/xr5yDwIbIg
— ZeniMax Workers United – CWA (@ZeniMaxWorkers) 13 novembre 2024
Voci dalla prima linea
Rhyanna Eichner, responsabile dei test di garanzia della qualità, ha espresso frustrazione, affermando: “Ci hanno presentato ripetutamente la loro prima proposta, ed è diventato ovvio che le nostre diverse tattiche di mobilitazione non hanno funzionato”. Questo sentimento riecheggia tra i lavoratori che esprimono il loro malcontento per l’attuale stato delle negoziazioni.
Un altro problema che riguarda i membri del sindacato è la crescente dipendenza di Microsoft dall’outsourcing per i ruoli di garanzia della qualità. Molti lavoratori temono che le tendenze in corso all’outsourcing possano portare a una riduzione delle posizioni a tempo pieno presso ZeniMax Studios.
Juniper Dowell, Senior Quality Assurance Tester, ha commentato: “Scioperare non è divertente o ideale, ma c’è soddisfazione nell’avere un’azione fisica concreta che possiamo fare per lottare per migliori condizioni di lavoro. Speriamo di riuscire a convincerli a smetterla di tergiversare e a incontrarci al tavolo”.
La risposta di Microsoft
Alla luce dello sciopero, Microsoft ha rilasciato una dichiarazione a sostegno del diritto dei dipendenti di esprimere le proprie opinioni. L’azienda ha sottolineato: “Rispettiamo il diritto dei nostri dipendenti di esprimere il proprio punto di vista, come hanno fatto oggi. Continueremo ad ascoltare e ad affrontare le loro preoccupazioni al tavolo delle trattative”.
Per maggiori informazioni, puoi visitare la fonte originale: Neowin .
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