Secondo quanto riferito, Google sta collaborando con le società di telecomunicazioni europee nel tentativo di costringere iMessage a conformarsi al Digital Markets Act
Google punta su iMessage poiché il gigante della pubblicità desidera che il servizio di Apple rientri sotto l’ombrello del “servizio della piattaforma principale”. Per contribuire a portare a compimento il suo piano, la società ha collaborato con diverse società di telecomunicazioni europee per spingere la Commissione Europea a costringere Apple a rendere iMessage un servizio di messaggistica multipiattaforma con altre app come Google Messaggi e altro ancora.
Diverse società di telecomunicazioni e Google hanno inviato una lettera all’Unione Europea affermando che iMessage soddisfa le nuove condizioni del Digital Markets Act
Un rapporto protetto dal Financial Times e notato dall’Autorità Android afferma che oltre a Google, Telefónica, Orange, Vodafone, Deutsche Telekom e altri hanno inviato una lettera all’Unione Europea affermando che iMessage dovrebbe rientrare completamente nel Digital Markets Act in quanto soddisfa i criteri della normativa. Tutte le società sopra menzionate affermano che i consumatori trarrebbero grandi vantaggi dal fatto che iMessage diventasse compatibile multipiattaforma con altri servizi di messaggistica.
L’Unione Europea ritiene che, poiché iMessage è preinstallato su tutti gli iPhone ed è disponibile esclusivamente per gli utenti che utilizzano questi dispositivi, il servizio contribuisce indirettamente alle entrate di Apple poiché costringe gli acquirenti a gravitare verso l’aggiornamento a uno di questi iPhone. A causa di queste condizioni, iMessage è già sotto indagine da parte dell’Unione Europea, anche se Apple è riuscita a impedire che il suo servizio esclusivo fosse coperto dalla legge sui mercati digitali.
Il colosso californiano afferma che iMessage non è molto popolare in Europa e non soddisfa i requisiti del Digital Markets Act di 45 milioni di utenti attivi mensili per qualificarsi come servizio “gatekeeper”. Apple ha inoltre sostenuto che iMessage non dovrebbe rientrare nel Digital Markets Act poiché è completamente gratuito e tutti gli iPhone possono essere funzionanti senza interagire con l’app in alcuna forma o forma.
L’Unione Europea ha tempo fino a febbraio per decidere il destino di iMessage e se entrerà a far parte del Digital Markets Act. Supponendo che l’app soddisfi tutte le condizioni, Apple ha tempo fino a marzo 2024 per conformarsi alle nuove regole, rendendo così il servizio interoperabile con altre app di messaggistica.
Fonte notizia: Financial Times
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