Non sarei sorpreso se una decisione del genere provocasse un’enorme opposizione in Occidente al gigante.
Guerra in Ucraina. Google e le nuove direttive
Poiché le sanzioni colpiscono sempre più la Russia e i giganti della tecnologia si ritirano dal paese, Google ha nuove regole. Sono destinati a traduttori di testi aziendali in russo che collaborano con l’azienda. Secondo The Intercept , la parola “guerra” non è consentita.
Come se non bastasse, Google ha dovuto piegarsi alla narrativa russa. Il paese che ha invaso illegalmente l’Ucraina definisce la guerra una “operazione militare speciale”. Inoltre, il Cremlino ha deciso di punire chiunque usi la parola “guerra” in relazione al conflitto. Questo, ovviamente, significa lottare per far emergere la vera essenza di questo conflitto.
Google ha già interrotto la pubblicità in questo paese e ha ritirato alcuni dei suoi servizi. Infatti, a causa della mancanza di Android, le aziende russe dovranno utilizzare… la tecnologia cinese. Pertanto, sembra strano che i traduttori russi della compagnia utilizzino il termine “circostanze straordinarie” (è anche peggio della dichiarazione ufficiale russa, a dire il vero).
L’Intercept avrebbe intercettato nuove istruzioni inviate nella corrispondenza interna ai traduttori. La società si è affrettata a commentare le notizie inquietanti, citando la sicurezza dei suoi dipendenti russi.
Sebbene abbiamo sospeso Google Ads e la maggior parte delle nostre attività commerciali in Russia, rimaniamo concentrati sulla sicurezza dei nostri dipendenti locali. Come abbiamo già segnalato, le norme attuali limitano la comunicazione in Russia. Tuttavia, ciò non si applica ai nostri servizi di contenuti come Ricerca e YouTube.
– spiega il rappresentante di Google Alexei Krasov, le cui parole sono citate da The Intercept.
– spiega il rappresentante di Google Alexei Krasov, le cui parole sono citate da The Intercept.
Le nuove modifiche riguardano la modalità di descrizione dei servizi Google e, in particolare, la traduzione senza pubblicità. Secondo The Intercept, i consigli si applicano principalmente a strumenti come Google Maps, AdWords e Gmail, nonché a tutti i termini e alle norme sulla privacy per gli utenti. Da un lato capisco la politica del colosso: i traduttori russi rischiano colossali rappresaglie da parte del governo in caso di mancato rispetto della normativa vigente. D’altra parte, questo è un altro modo per diffondere la propaganda tra i russi attraverso società esterne, ed è importante che la gente del posto sia tagliata fuori dai messaggi falsi.
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