FTC impone una multa di $ 1,5 milioni alla società di sconti sui farmaci per aver condiviso i dati degli utenti con Microsoft e Google
Negli ultimi mesi, la Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti ha reagito duramente alle mega corporazioni tecnologiche, non solo multando Google per sponsorizzazioni a pagamento, ma anche dichiarando pubblicamente la sua sfiducia nei confronti di Microsoft per l’acquisizione di Activision-Blizzard. Oggi, la FTC ha annunciato di aver imposto una multa di $ 1,5 milioni al fornitore di sconti sui farmaci GoodRx per non aver segnalato la divulgazione non autorizzata delle informazioni sulla salute personale dei consumatori con aziende tra cui Google, Facebook, Criteo, Branch e Twilio.
Questa mossa si presenta come un’applicazione unica nel suo genere ai sensi della regola di notifica delle violazioni sanitarie della FTC. Oltre alla multa, questa azione vieta a GoodRx di condividere i dati sulla salute dell’utente con terze parti applicabili anche solo per scopi pubblicitari e richiederà il consenso dell’utente anche per qualsiasi altra condivisione di dati.
La FTC ha dettagliato in modo esplicito i modi in cui la società di sconti sui farmaci ha violato le sue leggi sulla privacy dei consumatori, osservando che GoodRx ha fatto quanto segue:
- Informazioni sulla salute personale condivise con Facebook, Google, Criteo e altri
- Ha utilizzato informazioni sulla salute personale per indirizzare i propri utenti con annunci
- Impossibile limitare l’uso di informazioni sanitarie personali da parte di terzi
- Travisato la sua conformità HIPAA
Samuel Levine, direttore dell’Ufficio per la protezione dei consumatori della FTC, ha commentato il precedente stabilito tramite questa imposizione:
“Le aziende sanitarie digitali e le app mobili non dovrebbero incassare informazioni sanitarie estremamente sensibili e identificabili personalmente dai consumatori. La FTC sta notificando che utilizzerà tutta la sua autorità legale per proteggere i dati sensibili dei consumatori americani dall’uso improprio e dallo sfruttamento illegale”.
La Commissione ha deferito l’ordinanza finale al Dipartimento di Giustizia per l’archiviazione, dopo un voto unanime di 4-0 a favore della denuncia. In particolare, tuttavia, l’ordine proposto dovrà prima essere approvato dal tribunale federale per entrare in vigore.
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