Il tuo matcha latte o tè verde quotidiano potrebbe combattere il COVID? La ricerca lo suggerisce
Sebbene la paura del COVID-19 non persista più, adottare alcune misure precauzionali può sempre aiutare. Recenti ricerche hanno suscitato curiosità riguardo al potenziale del latte matcha e del tè verde nella lotta contro il virus.
Gli scienziati dell’Università di Medicina della Prefettura di Kyoto in Giappone hanno scoperto che alcune sostanze chimiche presenti in queste bevande possono legarsi alla proteina “spike” sulla superficie del virus COVID-19, inattivandolo di fatto.
Il legame tra molecole a base di tè e COVID-19
I ricercatori hanno scoperto che le molecole a base di tè chiamate EGCG e TFDG, precedentemente studiate per i loro effetti sui ceppi più vecchi di COVID-19 , hanno la capacità di legarsi alla proteina spike del virus. Questo legame impedisce al virus di infettare le cellule e di diffondersi ulteriormente.
È interessante notare che il tè nero e bevande simili sono diventati ancora più efficaci nella lotta contro il Covid-19 a causa delle mutazioni nelle sottolinee Omicron del Covid.
Con le sottovarianti Omicron che ora dominano nel Regno Unito e nel mondo, è fondamentale esplorare la loro risposta a potenziali rimedi.
Gli autori dello studio notano che le sottovarianti di Omicron sono state effettivamente inattivate dal tè verde, dal matcha e dal tè nero .
Le molecole a base di tè, EGCG e TFDG, hanno mostrato una forte soppressione dell’infettività in alcune sottovarianti come BA.1 e XE, mentre il loro effetto su BA.2.75 era comparativamente più debole.
Studi di laboratorio hanno svelato l’influenza di mutazioni specifiche nelle sottovarianti di Omicron sul legame delle sostanze chimiche del tè con le particelle del virus.
Sia l’EGCG che il TFDG interagiscono con il virus nella stessa area del recettore umano ACE2, che è cruciale per l’ingresso del virus nelle cellule umane. Bloccando questa parte vitale del meccanismo del virus, i composti del tè ostacolano la capacità del virus di causare malattie.
Le caramelle infuse nel tè aiutano a inattivare il virus COVID
Per esplorare ulteriormente i potenziali benefici del tè nella lotta contro il COVID-19, i ricercatori hanno condotto uno studio coinvolgendo sette volontari sani.
I partecipanti hanno consumato caramelle a base di vari tipi di tè , tra cui matcha, tè nero, tè verde o un placebo.
I campioni di saliva prelevati dalle persone che avevano consumato le caramelle infuse nel tè hanno mostrato un’efficace inattivazione del virus.
Questi risultati suggeriscono che il consumo di caramelle contenenti tè verde o tè nero potrebbe aiutare a ridurre il carico virale nella cavità orale e nel tratto gastrointestinale degli individui infetti. Può anche prevenire la diffusione del virus a chi si trova nelle vicinanze.
Sebbene i risultati di cui sopra siano promettenti, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno la portata del potenziale del matcha latte e del tè verde nella lotta contro il COVID-19.
Tuttavia, lo studio apre un’affascinante strada per l’esplorazione. Incorporare il latte matcha o il tè verde nella nostra routine quotidiana può offrire un ulteriore livello di protezione insieme alle misure preventive consolidate.
Una ricerca dell’Università di Medicina della Prefettura di Kyoto suggerisce che il latte matcha e il tè verde potrebbero potenzialmente svolgere un ruolo nell’inattivazione del virus COVID-19.
La capacità delle molecole a base di tè di legarsi alla proteina “spike” del virus e ostacolarne l’efficacia offre speranza nella battaglia contro l’implacabile pandemia.
Mentre gli scienziati continuano a esplorare i potenziali benefici del tè nella lotta al virus, incorporare queste bevande nella nostra vita quotidiana potrebbe contribuire alla nostra protezione generale mentre aspettiamo ulteriori scoperte.
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