ClearMR, l’alternativa più recente e più calda a MPRT
C’è stato un tempo, non molto tempo fa, in cui l’unica certificazione che richiedevamo agli schermi era che non ci lasciavano fritti sulla base delle radiazioni. Fortunatamente, nel corso degli anni, sono state stabilite regole e metriche per misurare e documentare in modo più accurato tutto ciò che riguarda il funzionamento e le prestazioni degli schermi, il che ci consente di capire molto più chiaramente cosa ci offrono esattamente prima di prendere una decisione di acquisto.
Tuttavia, con il passare del tempo e lo sviluppo della tecnologia, alcuni certificati diventano alquanto obsoleti. In alcuni casi, quando possibile, vengono aggiornati in base al nuovo contesto, ma in altri casi le differenze sono talmente tante che, alla fine, ha senso scegliere un nuovo standard che alla fine sostituirà il precedente. E questa volta ci troviamo in quest’ultimo caso.
Per diversi anni, la metrica MPRT (Moving Picture Response Time) è stata utilizzata per valutare il motion blur sugli schermi. Questo sistema misura la frequenza di aggiornamento del monitor e il motion blur, ma non tiene conto di alcune delle nuove tecnologie utilizzate oggi per ridurlo o eliminarlo per fornire un’immagine più nitida.
È per questo motivo che VESA ha deciso di sviluppare una nuova certificazione ClearMR che si adatta alla tecnologia attuale e stabilisce sette diversi livelli di nitidezza basati su pixel chiari rispetto a quelli sfocati. Sono i seguenti:
Questa tabella elenca i livelli di nitidezza dal più basso al più alto. Ad esempio, lo standard ClearMR3000, che è il più basso di tutti, ci dice che ci sono 2500-3500% di pixel in più luminosi rispetto ai pixel sfocati. E proprio come avete intuito, con il resto dei livelli, negli intervalli indicati nella colonna di destra, fino al raggiungimento di ClearMR9000, che ci garantisce che i pixel chiari saranno superiori all’8500% rispetto a quelli sfumati.
Visto che stiamo parlando della prima versione della nuova certificazione, dobbiamo tenere presente che presenta alcune limitazioni, tra cui la sua incompatibilità con l’HDR. Tuttavia, questo è qualcosa che viene preso in considerazione per una futura revisione dello standard. D’altra parte, per dar loro credito, produttori come LG e Samsung hanno già confermato il loro supporto a ClearMR, quindi possiamo aspettarci che offrano queste informazioni sui loro schermi in futuro.
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