Cosa ci mostrerà James Webb?

Cosa ci mostrerà James Webb?

Sappiamo da tempo che, salvo imprevisti, potremo vedere i primi filmati girati da “James Webb” (tranne quelli di prova, che abbiamo già visto, ovviamente) martedì prossimo, 12 luglio. Questa è una data tanto attesa che darà il via a una vasta collezione di immagini che, proprio come le immagini di Hubble, ci lasceranno senza parole e con una nuova percezione dell’universo.

Ieri, a sorpresa, la NASA ce ne ha già mostrato un’anteprima, anche se si trattava di scatti degli strumenti di navigazione che sono stati aggiunti alle immagini di riferimento condivise dall’agenzia spaziale qualche mese fa. Senza dubbio, tutte le parti coinvolte sono state in grado di generare molto interesse e grandi aspettative, al punto che molte persone controllano strettamente il conto alla rovescia per martedì prossimo.

Quello che non sapevamo fino ad ora è cosa ci avrebbero mostrato queste immagini, ma l’agenzia ha deciso di porre fine a questa incertezza pubblicando sul proprio sito web ciò che ci mostreranno le prime immagini di James Webb che vediamo. E la scelta è tanto interessante quanto varia:

  • La nebulosa della Carina. La nebulosa della Carina è una delle nebulose più grandi e luminose del cielo, situata a circa 7.600 anni luce di distanza nella costellazione meridionale della Carina. Le nebulose sono vivai stellari dove si formano le stelle. La Nebulosa Carina contiene molte stelle massicce, diverse volte più grandi del Sole.
  • WASP-96 b (spettro): WASP-96 b è un pianeta gigante al di fuori del nostro sistema solare, composto principalmente da gas. Il pianeta, situato a una distanza di quasi 1150 anni luce dalla Terra, ruota attorno alla sua stella ogni 3,4 giorni. Questa è circa la metà della massa di Giove e la sua scoperta è stata annunciata nel 2014.
  • Nebulosa dell’Orlo Sud: La Nebulosa dell’Orlo Sud, o Eight Nebula, è una nebulosa planetaria, una nuvola di gas in espansione che circonda una stella morente. Ha un diametro di quasi mezzo anno luce e si trova a circa 2.000 anni luce dalla Terra.
  • Stephen’s Quintet: Stephen’s Quintet si trova a circa 290 milioni di anni luce di distanza nella costellazione del Pegaso. È noto per essere il primo gruppo compatto di galassie, scoperto nel 1877. Quattro delle cinque galassie del quintetto sono coinvolte nella danza cosmica di ripetuti incontri ravvicinati.
  • SMACS 0723: Enormi ammassi di galassie in primo piano ingrandiscono e distorcono la luce degli oggetti dietro di loro, consentendo l’imaging in campo profondo di popolazioni di galassie sia molto distanti che intrinsecamente deboli.

Osservando questa selezione, sembra che James Webb sia pienamente attivo e pienamente operativo poiché gli adeguamenti necessari per la sua performance sono stati completati.

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