Sfatare i miti sul disturbo ossessivo compulsivo e demistificare la condizione
Esistono diversi miti sul disturbo ossessivo compulsivo che ci fanno riflettere su cosa sia e come ci influenza. Il disturbo ossessivo-compulsivo è un disturbo di salute mentale largamente frainteso e che colpisce milioni di individui in tutto il mondo.
Conoscere il disturbo ossessivo compulsivo è di fondamentale importanza per aiutare chi soffre. È molto più che essere semplicemente igienici o organizzati. Il disturbo ossessivo compulsivo è una condizione allarmante che influisce sulla tua vita quotidiana in diversi modi. Una conoscenza parziale è, a volte, addirittura peggiore che non avere alcuna conoscenza del problema. I miti del disturbo ossessivo-compulsivo sono una barriera alla consapevolezza.
Cos’è il disturbo ossessivo compulsivo (DOC)?
Il disturbo ossessivo compulsivo è una condizione psicologica grave , identificata da due componenti principali: compulsioni e ossessioni. Le compulsioni sono modelli comportamentali ricorrenti o azioni mentali che un individuo è spinto a compiere in risposta alle proprie ossessioni.
Le ossessioni sono pensieri intrusivi che creano intenso disagio nell’individuo. No, non è divertente per l’individuo impegnarsi nelle azioni. Piuttosto, lo fanno come conseguenza di queste ossessioni.
Miti sul disturbo ossessivo compulsivo che ci impediscono di comprenderne la realtà
I miti sul disturbo ossessivo compulsivo sono prevalenti, soprattutto sui social media. Il termine viene usato casualmente per descrivere situazioni minime, che peggiorano ulteriormente la gravità della condizione. Leggiamo alcuni miti comuni sul disturbo ossessivo compulsivo:
Mito 1: Si tratta solo di mantenere la pulizia
Può consistere in pensieri intensi, irrazionali o pratiche che non hanno nulla in comune con la pulizia. Il disturbo ossessivo compulsivo è una condizione psicologica complicata e non si limita solo a essere eccessivamente organizzati.
Mito 2: non ce l’hanno tutti?
È abbastanza comune sentire le persone dire: “Sono un po’ affetto da disturbo ossessivo compulsivo riguardo a questo”, quando a loro piace fare le cose in modo ordinato. Al contrario, voler essere puliti e organizzati è molto diverso dal soffrire di un disturbo ossessivo compulsivo.
Chi soffre di disturbo ossessivo compulsivo sa che si tratta di una condizione grave e debilitante, che impedisce la vita quotidiana e può rivelarsi estremamente angosciante.
Mito 3: puoi rimandare in qualsiasi momento
Il disturbo ossessivo compulsivo non è una caratteristica della personalità che le persone possono attivare e disattivare a piacimento. È un problema di salute mentale profondamente radicato nella neurobiologia, nei fattori ambientali e nella genetica. Quelli con disturbo ossessivo compulsivo non desiderano mostrare comportamenti ossessivi o compulsivi; è qualcosa che va oltre i loro gusti.
Mito 4: Potrebbe essere per cercare attenzione
La natura di questo particolare malinteso è dannosa e stigmatizzante. Coloro che soffrono dei segni del disturbo ossessivo compulsivo di solito tengono nascosti i loro problemi a causa della vergogna e dell’imbarazzo sociale. Stanno davvero soffrendo i rigori di questa condizione; cercare attenzione immediata non è il loro obiettivo principale.
Mito 5: non può essere trattato
Non esiste una cura totale per il disturbo ossessivo compulsivo, ma è un disturbo curabile. Terapie efficaci come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e i farmaci possono aiutare ad alleviare i sintomi con successo. Molte persone con disturbo ossessivo compulsivo possono condurre una vita sana con i necessari sistemi di supporto e trattamento.
I miti sul disturbo ossessivo compulsivo impediscono a molte persone con questa condizione di cercare l’aiuto desiderato. È importante notare che questa condizione di salute mentale richiede supporto e trattamento professionali.
Acquisendo una visione chiara della condizione, sforziamoci di demistificare questi miti sul disturbo ossessivo compulsivo e promuovere l’empatia e la compassione per coloro che soffrono di questo disturbo.
Janvi Kapur è un consulente con un Master in psicologia applicata con specializzazione in psicologia clinica.
Cosa ne pensi di questa storia? Raccontacelo nella sezione commenti qui sotto.
Lascia un commento