Avatar: Frontiers of Pandora è troppo veloce e troppo carino, ecco perché milioni di giocatori non ci giocheranno

Avatar: Frontiers of Pandora è troppo veloce e troppo carino, ecco perché milioni di giocatori non ci giocheranno

Il creatore di Avatar: Frontiers of Pandora ha spiegato in un’intervista perché la produzione a cui sta lavorando non passerà alla prossima generazione di apparecchiature. Si scopre che i vecchi geni potrebbero essere dannosi per l’immersione.

In un’intervista con IGN, Magnus Jensen, direttore tecnico dei giochi con licenza Avatar, ha parlato del lavoro sul titolo. L’argomento era principalmente legato ai motivi per cui la produzione non sarebbe stata disponibile sulle console di ultima generazione. Lascia che ti ricordi che Avatar: Frontiers of Pandora è attualmente in fase di creazione pensando alle console di nuova generazione, al PC e allo streaming.

La dedica dei presupposti del mondo in Avatar: Frontiers of Pandora

L’argomento più importante è trasmettere l’immersione che il film su cui Ubisoft modella il suo nuovo lavoro irradia fino ad oggi. Sebbene questo bestseller cinematografico sia stato presentato in anteprima nel 2009, possiamo ancora parlare di un mondo meraviglioso in anticipo sui tempi. Questo non è dovuto solo agli effetti speciali raffinati, alle buone animazioni e ai brillanti concetti dei personaggi. È anche vita ovunque. Innanzitutto, questo film è pieno di flora e fauna incredibili che Xbox One e PS4 potrebbero non essere in grado di gestire.

Un’altra cosa è che passeremo molto tempo in aria nel titolo. Questo tema era presente nella produzione di 12 anni fa e gioca anche lì un ruolo estremamente importante. Anche i creatori ci hanno prestato attenzione, motivo per cui questo elemento non mancherà, e anche su di esso è stata posta molta enfasi. Il viaggio veloce sul dorso delle creature volanti costringe l’equipaggiamento a caricare nuovi oggetti altrettanto rapidamente.

Come ho accennato nell’articolo sull’utilizzo della nuova versione del motore Snowdrop, la produzione con Avatar nel nome offrirà ai giocatori un ampio ambiente AI. Dovrebbe essere un livello completamente nuovo di interazione con il mondo di gioco, che consiste nel reagire dinamicamente alle mutevoli condizioni. Tali operazioni possono mettere a dura prova il processore, quindi non mi sorprende che gli ultimi geni siano stati abbandonati

A mio parere, tutto questo suona per ragioni davvero sensate per creare una produzione pensando alle nuove tecnologie. Ubisoft sa cosa sta facendo e non vuole scendere a compromessi, ad esempio dai creatori di Battlefield 2042 per mappe con 64 giocatori di ottava generazione.