Anatoly Malykhin attribuisce alla moglie Anita il merito di averlo aiutato a raggiungere la storica supremazia in tre divisioni: “Ha creduto nel nostro sogno”
Dietro ogni grande uomo c’è una grande donna, o almeno così dice il proverbio. Se chiedi al neo incoronato campione del mondo di arti marziali miste in tre divisioni ‘Sladkiy’ Anatoly Malykhin, una parte importante del suo successo può essere direttamente attribuita al supporto proveniente da sua moglie Anita.
I Malykhin hanno sradicato la loro vita dalla Russia, hanno volato attraverso i continenti per stabilirsi a Phuket, in Tailandia, tutto perché Anita credeva che suo marito potesse diventare un campione del mondo di MMA. Basti dire che la scommessa è stata vinta.
Malykhin, durante la conferenza stampa di ONE 166: Qatar nel backstage, ha fatto gli oggetti di scena a sua moglie.
‘Sladkiy’ ha detto:
“È così difficile credere che insieme a mia moglie ho iniziato questo sogno e ci siamo trasferiti in Tailandia. Era la persona che ha venduto tutto quello che aveva perché credeva in me. Ha creduto nel nostro sogno”.
Malykhin ha sconfitto l’olandese Reinier de Ridder lo scorso fine settimana all’ONE 166: Qatar, conquistando l’oro nei pesi medi MMA e diventando detentore del titolo in tre divisioni.
L’evento si è svolto presso la Lusail Sports Arena di Lusail City lo scorso venerdì, 1 marzo. I fan negli Stati Uniti e in Canada possono vedere un replay di tutta l’azione on-demand con un abbonamento Amazon Prime Video attivo o sul canale YouTube ufficiale di ONE Championship .
Ora, Malykhin è l’unico proprietario delle cinture del titolo mondiale MMA dei pesi massimi, dei pesi massimi leggeri e dei pesi medi.
Qual è il futuro di Anatoly Malykhin?
“Sladkiy” Anatoly Malykhin dice che lui e la famiglia stanno andando in vacanza attesa da tempo. Il 36enne mauler russo ha lavorato duro negli ultimi tre anni e, basti dire, la vacanza è stata ben meritata.
Ma quando tornerà, ci saranno tre cinture su cui spadroneggiare e una manciata di opzioni interessanti da perseguire, tra cui “Il pitone birmano” Aung La N Sang nei pesi medi, Amir Aliakbari, Oumar “Reug Reug” Kane e Marcus “. Buchecha’ Almeida nei pesi massimi.
Lascia un commento